Relazioni temporali

Una sedia impigliata e un telaio da ricamo costituiscono una tradizionale scena domestica. In passato era frequente assistere ad un’ambientazione del genere. La pratica del ricamo, infatti, avveniva prevalentemente tra le mura domestiche, in un ambiente intimo e silenzioso. L’opera rappresenta la momentanea interruzione del lavoro, una di quelle pause che le ricamatrici facevano ad intervalli più o meno regolari per riposare gli occhi: il cerchietto è riposto sulla sedia e l’ago infilzato nel telaio, il ricamo non è ancora completato, sicuramente qualcuno tornerà a sedersi e lo terminerà. In quest’opera il tessuto è stato sostituito da un telo in plastica, i fili dal cerchietto si ricongiungono a un altro telo affisso al muro. L’immagine del ricamo viene proiettata sul muro attraverso fili neri tesi tra il supporto da ricamo e la parete: i piccoli pesci rossi ricamati sul telaio diventano un paesaggio urbano fantastico; l’ambiente intimo del ricamo diventa esposizione visibile a tutti; la realtà segreta della ricamatrice viene trasformata dai fili del tempo in un immagine fatta di palazzi e navicelle spaziali. Il presente si sovrappone al passato rievocando l’ineluttabile scorrere del tempo e con esso il perpetrarsi di tradizioni intramontabili. 

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